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sloveni


SLOVENI

Popolo slavo stanziatosi a partire dalla seconda metà del VI secolo d.C. nella zona superiore della valle della Sava, tra le Alpi giulie e i Karawanken. Dopo un periodo di indipendenza (627-658) si scontrarono con le ambizioni territoriali dei franchi che li sottomisero imponendo loro la fede cristiana (748). Nel 952 gli sloveni entrarono a far parte del ducato di Carantania, costituito da Ottone I in funzione antimagiara. Dopo alterne vicende istituzionali che non alterarono il predominio germanico sul nucleo originario slavo, nel 1335 l'area d'insediamento slovena divenne parte dei domini degli Asburgo. Nei secoli XVI-XVII gli sloveni subirono le conseguenze della politica asburgica in campo religioso: la cultura diffusa dalla Riforma protestante fu combattuta dai gesuiti con il beneplacito della corte di Vienna. Il rinnovamento linguistico, fase fondamentale della maturazione nazionale degli sloveni, si manifestò soltanto dopo la parentesi dell'annessione al Regno d'Italia napoleonico (1809-1813). Quando la rivoluzione del 1848 scosse l'impero d'Austria, gli sloveni rivendicarono senza successo l'autonomia politica in ambito asburgico. Il compromesso del 1867 tra Austria e Ungheria rinviò sine die i progetti di federalizzazione dell'impero e depresse le aspirazioni nazionali slovene, ma nel 1918, al crollo dell'impero austro-ungarico, gli sloveni entrarono nel Regno iugoslavo. Dopo la conclusione della seconda guerra mondiale sorse la Repubblica socialista slovena, membro della Repubblica federativa socialista iugoslava nata dalla lotta contro il nazifascismo. Nel 1991 la Slovenia si staccò dalla federazione e si proclamò repubblica democratica indipendente.